Decima Ricognizione UfoCiclistica – 17/03/18

La decima ricognizione ufociclistica è stata indetta in concomitanza con una trasmissione radio notturna realizzata e condotta dall’associazione Salvaiciclisti sulle frequenze in fm di  RadioImpegno 97.7 (appartenenti a Radio Città Futura).
Qui è possibile ascoltare lo streaming della diretta con, tra le altre cose, gli interventi della squadra d’ufociclisti impegnati nella decima ricognizione.

La squadra d’ufociclisti era composta da:
Cobol Pongide, Alessandro “Natolo”, Mattia.

Nonostante l’assenza di eventi astronomici significativi (si veda UfoCiclismo: perché praticarlo in concomitanza con eventi astronomici?) si è proceduto alla verifica già programmata dell’avvistamento romano del 9 dicembre 2017 lungo la ley line Prenestina di cui gli ufociclisti hanno già dato notizia nel loro gruppo fb.

Quello che segue è lo schema dell’avvistamento redatto da un testimone oculare nella notte tra l’8 e il 9 dicembre all’altezza del parco di Tor Tre Teste di Roma.
Gli oggetti volanti procedono verso sud-est.
Da sinistra dall’alto verso il basso: (prima fila) fascia esterna; quattro file della fascia interna, ultima fascia esterna.

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La sequenza di UFO (i pallini crociati) qui riportata si è ripetuta per almeno tre volte nel campo visivo dell’osservatore che però è giunto sul luogo dell’avvistamento a fenomeno già iniziato. Per questo motivo non sappiamo quante volte essa si sia ripetuta in precedenza.
Gli UFO erano così disposti:  una struttura centrale (quattro file della fascia interna) pressoché sempre identica  ad ogni batteria e oggetti (fascia esterna e ultima fascia esterna) che variavano le posizioni ad ogni riproporsi del suddetto schema.
In sintesi: uno schema di luci come disposte su un invisibile nastro si ripeteva sempre identico mentre due fasce periferiche di luci variavano in posizione.
La notte del 9 dicembre i cieli di Roma sud-est brulicavano di luci in movimento a tratti nascoste a tratti manifeste in un cielo nuvoloso ma con generose aperture: si è trattato di un flap ufologico.

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Quella mostrata nell’immagine sopra è la ley line prodotta dagli oggetti volanti.
Si tratta, in primissima approssimazione, di una ley line  (ley line meno).
Per quel che al momento è dato sapere si tratta anche della prima volta che essa viene descritta in resoconti d’avvistamenti UFO.

Le ley line – sono traiettorie a basso potenziale gravitazionale molto interessanti per il ricognitore ufociclista (si può approfondire questo aspetto mediante l’atlante ufociclistico nel capitolo sulle ley line come linee energetiche).
In poche parole le ley line a basso potenziale gravitazionale sono quelle che più di altre si prestano ai possibili incontri ravvicinati.

In questo caso però abbiamo solo il verso di percorrenza degli oggetti  (sud-est) e non l’accertamento di una ley line vera e propria. In prima approssimazione, così come stiamo facendo, possiamo limitarci ad affermare che se gli oggetti volanti avessero percorso una ley line essa avrebbe direzione (oppure segno) ley line -.

Una ley line può essere dichiarata tale solo dopo almeno tre avvistamenti documentati e in questo caso, come dicevamo, siamo al primo caso segnalato.
Ipotizzando che si tratti di una ley line con segno – quindi, gli oggetti osservati starebbero percorrendo il verso – (cioè il verso che asseconda il basso potenziale gravitazionale).
Ley line e verso degli oggetti, qualora la prima venisse confermata, produrrebbero allora una direttrice ley line – –  (meno meno) e quindi potenzialmente alienotipica e contattistica (anche in questo caso dobbiamo rimandare all’atlante e al capitolo sull’UDA contattistica).

Quindi le ipotesi al momento si arrestano qui.
In alternativa (percorrendo un’altra strada) potremmo verificare se gli UFO stessero doppiando in cielo una ley line ortodromica già nota al suolo. Ma anche questa ipotesi è al momento al centro di una verifica su carte IGM  cui non è ancora possibile esprimersi in via definitiva. Ci torneremo.

Nella stessa notte tra l’8 e il 9 dicembre 2017 il fenomeno (anche se descritto in modo totalmente diverso) si è manifestato ad almeno altri due testimoni in zona San Lorenzo e zona Centocelle, sempre a Roma.

Torniamo quindi alla ricognizione della notte del 17/3/2018 in diretta radio con i Salvaiciclisti.

Con una certa consapevolezza abbiamo proceduto a ripercorrere la ley line Prenestina (ad esempio la Prenestina è certamente una ley line ortodromica ma anche ufologica per via dei ripetuti avvistamenti documentati in passato) su cui accidentalmente appaiono disposti i testimoni dell’avvistamento (è possibile osservarlo sull’ultima mappa di questo rapporto) del 9 dicembre.
Dicevamo consapevolezza: consapevolezza di non trovarci nella migliore delle condizioni per un avvistamento di mezzi alieni dato che, come accennavamo all’inizio, la ricognizione non è stata effettuata durante una manifestazione astronomica di rilevanza.
Pazienza, essa ci è servita per mappare con più precisione i fatti narrati dai testimoni oculari.

Il punto di raccolta della squadra di ricognitori era l’isola pedonale del quartiere Pigneto (angolo via l’Aquila). Da qui è partita la ricognizione all’indirizzo del primo punto d’osservazione (o segnalatore)
La squadra si è spostata quindi verso Porta Maggiore. Qui si è imbattuta in una cuspide ovvero in un giacimento di scarti e detriti temporanei accumulatisi nella suddetta piazza (che è poi un omphalos). Si trattava delle rimanenze di un mercato dell’usato improvvisato (di cui alleghiamo la foto) forse attivo nel pomeriggio.

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La natura della cuspide e un suo rapido esame effettuato con tecniche di rovistamento ha indotto la squadra a credere di trovarsi sulle tracce di possibili significativi incontri con soggettività nomadi della città. Ma così non è stato. I fautori della cuspide si erano già da tempo dileguati e non è stato quindi possibile creare con loro nessuna forma di alleanza temporanea (neanche una chiacchieratina).
Dopo aver scrutato il cielo da quel quadrante di Roma (nulla da riferire a questo proposito) la squadra si è mossa nella direzione di piazza Vittorio e più precisamente verso la Porta Magica o Porta Alchemica contenuta all’interno dei giardini. Anche in questo caso nulla da riferire se non che tale struttura un tempo costituiva il tonal della UDA (Unità D’Ambiance) piazza Vittorio.
Il tonal è una struttura emanante un “certo mood unitario”, una “identica colorazione”, che caratterizza la continuità (la compattezza) di uno spazio che ufociclisti e psicogeografi definiscono con l’acronimo UDA.

La squadra è poi giunta nel quartiere di San Lorenzo (più precisamente in largo degli Osci – ritrovo alcolico del sabato sera). Qui gli ufociclisti hanno tentato d’intercettare qualche testimone domandando alle persone ivi presenti se nella notte tra l’8 e il 9 dicembre si fossero trovate in quella zona. La serata “alticcia” non ha prodotto risultati soddisfacenti se non l’ingenerarsi di battute di spirito. Ce lo aspettavamo. Dalla nostra esperienza abbiamo compreso che il sabato sera non è mai una buona circostanza per le ricognizioni notturne in città.

La squadra ha quindi deciso di spostarsi verso il secondo punto d’osservazione: la zona di Centocelle nei pressi del tonal Forte Prenestino luogo dove un secondo testimone oculare ha riferito di aver osservato, nella notte in questione, delle luci in cielo.
La squadra ha involontariamente intercettato una folla in uscita dalla manifestazione Enotica, per la promozione di una cultura consapevole della produzione vinicola.
Qui gli ufociclisti si sono intrattenuti brevemente con alcuni conoscenti che avevano preso parte alla manifestazione. Nessuno di loro nella notte tra l’8 e il 9 dicembre era in quella zona e quindi, anche in questo caso, da questo incontro non abbiamo appreso ulteriori utili informazioni. Però abbiamo rivisto amici di lunga data.
La squadra ha quindi ripreso il proprio cammino verso l’ultimo punto d’osservazione: il parco di Tor Tre Teste.  Nel collegamento radiofonico precedente con i Salvaiciclisti ci si era dato anche appuntamento telefonico nel suddetto parco. Nello specifico il rendez-vous è avvenuto presso il teatro del parco di Tor Tre Teste.

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Il bellissimo e totalmente dismesso teatro all’aperto (mostrato nella mappa qui sopra) è apparso alla squadra (che nel frattempo aveva perso un elemento)  in tutta la sua disperata e solitaria incuria. Devastato da anni di disattenzioni e di sciacallaggi più o meno mirati, esso resta una sorta di oasi surreale in un parco che nella sua interezza si presenta come uno dei più belli e ampi di Roma.
Luogo particolarmente adatto agli avvistamenti il teatro è esattamente al centro tra i due quartieri di Tor Tre Teste e Alessandrino.
Anche nei pressi del teatro la squadra ha alzato gli occhi verso il cielo per cercare di cogliere qualche anomalo movimento; ma nulla: nulla da riferire.

Dopo questo preliminare lavoro di mappatura non ci resta che rimanere in attesa di un nuovo avvistamento che possa confermare o meno l’ipotesi di una ley line – -. Se tale circostanza fosse confermata potremmo affermare che tra i tre testimoni della notte in esame e gli oggetti volanti non identificati si sia prodotta una sorta di incontro (ir1) extraplanetario. Forse un tentativo di comunicazione o una sorta di ripristino dell’emozionalità contattistica. Sono tutte ipotesi valide.
Ancora potremmo dedurne di trovarci a cospetto di una ley line che sicuramente in futuro manifesterà ancora fenomeni non dissimili magari d’intensità e visibilità ancora maggiori.
Per noi ufociclisti tutto ciò significa anche aver trovato uno spazio in cui a maggior ragione, quando attraversato, rivolgere gli occhi al cielo.

La ricognizione si è estesa per poco più di dieci chilometri e la riportiamo nella sua interezza nella mappa che segue.

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